Sapevate che Cefalonia è famosa per uno dei fenomeni geologici più sorprendenti del mondo? A circa due chilometri da Argostoli, sulla strada costiera per Lassi, si trovano i "katavothres", le doline più conosciute dell'isola. L'acqua del mare si insinua qui tra le rocce, scompare sottoterra, fluisce in fiumi sotterranei alimentati da acqua piovana e riemerge in composizione salmastra addirittura dall'altro lato dell'isola!
I souvenirs sono il coronamento di ogni viaggio. Come scegliere qualcosa che non finisca irrimediabilmente in un cassetto appena tornati a a casa ma al contrario continui nel tempo a farci sentire un po' in vacanza o addirittura invogli chi non c'è stato a partire? Quali souvenir avete acquistato in particolare a Cefalonia? Raccontateci il più originale o il vostro preferito, prepariamo insieme una wish list per la prossima estate!
In occasione del Fine Settimana Internazionale del Faro, oggi domenica 21 agosto 28 fari in tutta la Grecia apriranno al pubblico tra le 10 e le 20. I visitatori avranno l'opportunità di conoscere meglio il contributo dei fari alla sicurezza della navigazione ma anche il loro grande significato in termini di patrimonio culturale. Poiché molti fari sono oggi in stato di abbandono e soffrono di atti vandalici, l'evento aspira a sensibilizzare il pubblico sulla necessità di conservare questi importanti testimoni della storia marinara prima che vengano irrimediabilmente perduti.
Il clima di Cefalonia è tipicamente mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati calde e soleggiate. Anche nella stagione più calda, specialmente a giugno e settembre, può capitare tuttavia che un vento capriccioso porti qualche nuvola o un temporale di passaggio. È proprio per questo che l’isola è così verde! Nessun problema, una giornata coperta é l'occasione ideale per scoprire che Cefalonia offre molto di più delle sue spiagge.
Quanti giorni servono per vedere Cefalonia? La risposta forse non vi piacerà: molti, molti di più di quanti probabilmente ne avrete a disposizione. Non solo per le dimensioni dell'isola e quindi il gran numero di spiagge, villaggi e scorci da cartolina da non perdere, ma anche perché una vacanza a Cefalonia può diventare uno stato mentale: l'isola va assaporata lentamente, tra un caffè e un souvlaki, perché la sua atmosfera rilassante è anche meglio delle sue eccezionali spiagge.
Asini che arrancano su ripide strade di ciottoli, casette bianche e blu, pergolati di bouganvilles, anziani con la pelle cotta dal sole che giocano a tavli (backgammon) seduti fuori da una taverna… nell’immaginario collettivo le isole greche sono tutte uguali. Cefalonia è il posto migliore per rendersi conto di quanto questa rappresentazione turistica sia diversa dalla realtà. Non vi basteranno pochi giorni per visitare quest’angolo di paradiso! Spiagge bagnate da acque turchesi, boschi di pini e piante aromatiche, pittoreschi villaggi di pescatori dai colori pastello affacciati sul mare. La più grande delle isole Ionie offre moltissimo a chi desidera una vacanza a contatto con una natura incontaminata ma anche agli appassionati di storia contemporanea.
Vi siete svegliati stamattina ed avete trovato i vostri addobbi di Natale sottosopra? Qualcuno ha mangiato la torta che avevate avanzato in frigo? Se non avete un gatto o un bambino dispettoso a cui dare la colpa, fareste meglio a pensare ai Kallikantzaroi!
Una barca decorata di luci natalizie crea un'atmosfera calda, accogliente e sicuramente molto, molto greca.
Con la recente morte di Mikis Theodorakis, conosciutissimo compositore, uomo dalla vita avventurosa e dall’importante impegno politico, la Grecia consegna alla storia una delle sue icone più rappresentative, il sirtaki.
Fin dalle sue prime note, la colonna sonora di Zorba il greco evoca il blu profondo del mare, il sole ed il calore della Grecia, invoglia a ballare e a lasciarsi travolgere sempre più dalla gioia della danza. Pur essendo nato solo nel 1964 e non rappresentando una componente autentica della tradizione greca, con il suo invito al ballo il sirtaki ha contribuito a far parlare di Grecia e a far innamorare il mondo di questa terra popolata non solo da Dei, marinai e pensatori, ma anche da appassionati ballerini.
Di fronte a una tragedia, molto più dei fatti storici ci colpiscono le testimonianze di chi ha vissuto il dolore sulla propria pelle o ha convissuto con esso tramite i sofferti racconti dei propri cari. Come esseri umani, è impossibile non provare empatia per chi ha subito ingiustizie e soprusi o ha sacrificato la propria vita per la causa in cui credeva. Ecco quindi che anche nei momenti più bui si instaurano relazioni e si stringono legami, si permette alla propria etica di prevalere sulle ideologie e sulla paura, si possono scorgere dei barlumi di luce e di speranza. Nel commemorare la Divisione Acqui, la vicinanza umana dimostrata dalla gente di Cefalonia va ricordata quanto la triste vicenda dei soldati italiani. Sono infiniti i racconti degli isolani che hanno nascosto, protetto, nutrito i soldati italiani a rischio della loro stessa vita. Sono altrettanto numerosi i sofferti racconti di chi ha perso dei familiari proprio per le rappresaglie dei tedeschi. Nonostante la guerra e il ruolo di invasori degli italiani, i ragazzi della Divisione Acqui non sono ricordati con rabbia e disprezzo, ma con il sorriso che si dedica a dei giovani lontani dal loro paese, più uomini che soldati, capaci di atti di gentilezza e di farsi voler bene.