Molti di voi conosceranno già il komboloi (κομπολόι) e in Grecia lo avranno visto scorrere, grano dopo grano, tra le dita di uomini di ogni età nelle caffetterie e sulle strade. Per chi invece si stesse chiedendo di cosa parliamo, il komboloi è una stringa chiusa a cerchio su cui sono infilate perle di diversi materiali. È un passatempo, all'occorrenza un rosario, un precursore dei moderni antistress ma anche e soprattutto un potente simbolo culturale che era e rimane tutt’oggi un accessorio prevalentemente maschile.
Ve ne sarete accorti durante i vostri viaggi in Grecia: non c'è bevanda più amata e consumata del caffè. Prendere un caffè qui non ha niente a che vedere con la gestualità veloce e meccanica con cui abitualmente portiamo alla bocca una tazzina di espresso prima di proseguire frettolosamente con le nostre attività.
Se per chi non parla Greco può essere quasi un'impresa pronunciare il termine Tsiknopempti, per chi non conosce almeno un po' la cultura locale può essere altrettanto difficile immaginare che esista una giornata interamente dedicata alla carne e, ancora più nello specifico, al profumo della carne alla griglia. Non solo le taverne e le rosticcerie, ma anche i negozi, le piazze e perfino le scuole si riempiranno oggi di griglie, carne, musica e voci festose.
Sarà che febbraio è il mese dell'amore, che gli uccellini la mattina ci svegliano cantando a squarciagola melodiose armonie, che tutto sembra più bello quando si vive su un'isola paradisiaca... Insomma, é primavera, l'amore è nell'aria ed è difficile resistergli anche se non si ha uno spirito proprio romantico.
Mare blu, chiesette con bandiere sventolanti, polpi stesi al sole... E capre, capre ovunque. Buffe ed agilissime, sacre per gli antichi ed insaziabili divoratrici di piante e non solo, le capre sono tra i simboli indiscussi della Grecia. Pensate sia un'esagerazione? Riguardate le foto delle vostre vacanze e probabilmente ci darete ragione. Sapevate però che le capre di Cefalonia hanno qualcosa di davvero speciale? Come dei veri rapper, i loro denti sono dorati!
Prima di mettere piede in Grecia per la prima volta, immaginavo le Isole Ionie proprio come nei romanzi di Durrell e De Bernières che amavo tanto: un piccolo mondo ai confini della realtà, caldissime giornate estive, immensi uliveti e mare azzurro come il cielo. Temevo che all’arrivo a Cefalonia il mio mondo immaginario sarebbe crollato impietosamente ma un veloce sguardo fuori dal finestrino in fase di atterraggio è bastato a rassicurarmi. Una delle più grandi isole greche, Cefalonia ha spiagge da sogno, grotte misteriose e laghi nascosti, villaggi pittoreschi, panorami incredibili che non aspettano altro che essere fotografati e magari condivisi con amici e familiari.
Per quella che è probabilmente la centesima volta, stasera ci ritroviamo guardare "MEDITERRANEO” con un sorriso malinconico e gli occhi che non si staccano dallo schermo, rapiti da scene e monologhi che ormai conosciamo a memoria. É un capolavoro cinematografico ma anche qualcosa di più, uno stato d'animo.
Sono tra i più grandi rettili del mondo, abitano quasi tutti gli oceani e sono animali talmente antichi da aver condiviso il pianeta con i dinosauri oltre 210 milioni di anni fa. La tartaruga Caretta Caretta ("loggerhead" in inglese per la sua testa larga e muscolosa) è un simbolo del Mediterraneo ed in particolare della Grecia: le nostre coste ospitano il 60% dei nidi nel Mediterraneo e due dei siti di riproduzione più importanti per le specie, uno a Zante e l'altro nel Peloponneso occidentale.
Nel luglio del 1633 una strana storia, quasi una favola, fu registrata in un documento ufficiale dell'anagrafe comunale di Cefalonia. Il governatore veneziano Fantino Malipiero dichiarò che gli abitanti dell'isola erano terrorizzati da un drago mangiatore di uomini e pecore ed emise un ordine per uccidere la terribile bestia. Poiché molti avevano già fallito nella difficile impresa, fu offerta una ricompensa: chiunque fosse abbastanza coraggioso da uccidere il drago sarebbe stato ricompensato con gran parte della foresta ai piedi del Monte Ainos.
Sotto le acque blu del Mar Mediterraneo è sepolto un temibile gigante. Il suo nome è Encelado, ha lunghi capelli scuri e una barba folta, occhi fieri e uno spirito ribelle. Secondo il mito, Encelado era a capo dei Titani che osarono sfidare gli dei dell’Olimpo. Cosa c'entra con Cefalonia? Beh, sembra sia proprio lui il responsabile dei terremoti che di tanto in tanto scuotono l’isola.