Per quella che è probabilmente la centesima volta, stasera ci ritroviamo guardare "MEDITERRANEO” con un sorriso malinconico e gli occhi che non si staccano dallo schermo, rapiti da scene e monologhi che ormai conosciamo a memoria. É un capolavoro cinematografico ma anche qualcosa di più, uno stato d'animo.
Sono tra i più grandi rettili del mondo, abitano quasi tutti gli oceani e sono animali talmente antichi da aver condiviso il pianeta con i dinosauri oltre 210 milioni di anni fa. La tartaruga Caretta Caretta ("loggerhead" in inglese per la sua testa larga e muscolosa) è un simbolo del Mediterraneo ed in particolare della Grecia: le nostre coste ospitano il 60% dei nidi nel Mediterraneo e due dei siti di riproduzione più importanti per le specie, uno a Zante e l'altro nel Peloponneso occidentale.
Nel luglio del 1633 una strana storia, quasi una favola, fu registrata in un documento ufficiale dell'anagrafe comunale di Cefalonia. Il governatore veneziano Fantino Malipiero dichiarò che gli abitanti dell'isola erano terrorizzati da un drago mangiatore di uomini e pecore ed emise un ordine per uccidere la terribile bestia. Poiché molti avevano già fallito nella difficile impresa, fu offerta una ricompensa: chiunque fosse abbastanza coraggioso da uccidere il drago sarebbe stato ricompensato con gran parte della foresta ai piedi del Monte Ainos.
Sotto le acque blu del Mar Mediterraneo è sepolto un temibile gigante. Il suo nome è Encelado, ha lunghi capelli scuri e una barba folta, occhi fieri e uno spirito ribelle. Secondo il mito, Encelado era a capo dei Titani che osarono sfidare gli dei dell’Olimpo. Cosa c'entra con Cefalonia? Beh, sembra sia proprio lui il responsabile dei terremoti che di tanto in tanto scuotono l’isola.
Immaginate un bambino affascinato dai misteri del mare. Immaginatelo costruire una barca con del legno e dei sacchi di farina come vela e, a soli nove anni, salpare verso Itaca. No, questa non è la storia di un piccolo avventuriero ripescato (fortunatamente) nel canale tra Itaca e Cefalonia da un pescatore, ma di un grande appassionato del mare che, una volta cresciuto, ha deciso addirittura di aprire un museo per testimoniare la grandiosa storia nautica del suo paese natale, Sami.
Sapevi che Cefalonia è un paradiso naturale non solo per chi viene in vacanza ma anche per le tantissime specie animali e vegetali che la popolano? Oltre a noi rumorosi esseri umani e alle famose tartarughe Caretta Caretta, l'isola ospita moltissime specie dalla presenza più discreta come foche monache, delfini, cavalli selvatici, falchi e tanti, tantissimi colorati insetti. Basta una breve passeggiata nel verde (o a volte, solo uno spuntino in spiaggia) per entrare in un microcosmo affascinante e sempre in movimento!
Vi abbiamo già raccontato in più occasioni di quanto il panorama di Cefalonia sia vario e sorprendente per la sua bellezza incontaminata, ma sapevate che sull'isola esistono anche delle bellissime cascate nascoste in una radura?
Il Museo Archeologico di Sami è una tappa obbligata per chiunque desideri conoscere Cefalonia al di là delle sue spiagge e delle sue più famose attrazioni turistiche. Il museo, inaugurato nel 2021, ospita un’esposizione davvero molto interessante di reperti raccolti nell’area di Sami e Fiskardo. All’esterno dell’edificio sono esposti i colorati mosaici che decoravano ville, terme ed edifici pubblici delle città, mentre all’interno la collezione è suddivisa in 4 sale che sviluppano diverse unità tematiche. Visitatelo e raccontateci quale reperto vi ha maggiormente colpito: i pezzi interessanti sono davvero moltissimi ma a noi sono piaciuti in modo particolari i gioielli, una bambolina che all’epoca del suo utilizzo aveva braccia e gambe mobili ed un piccolo vaso in terracotta che probabilmente veniva utilizzato sia per riempire le lucerne sia come poppatoio, l’antenato del nostro biberon.
La civiltà micenea fiorì in Grecia durante la tarda età del bronzo (1600-1100 a.C.). Marinai, pastori e abili guerrieri, nei loro spostamenti i micenei portarono con sé la loro lingua e le loro usanze, come ad esempio quella di seppellire i defunti in grandi tumuli contenenti tombe a pozzo. Le tombe a thòlos erano grandi stanze circolari con un'alta copertura a volta e un passaggio d'entrata dritto rivestito con pietra ed erano di solito decorate con oro, argento e bronzo. Il defunto era spesso seppellito con pugnali, maschere dorate, diademi, armature e armi ingioiellate. Si parla di queste camere funerarie anche nell'Iliade e nell'Odissea di Omero!
Ognuno di noi, quando pensa a una vacanza, ha precisi desideri ed aspettative. Esplorare un luogo mai visto, passare del tempo con la propria famiglia o gli amici, tornare "a casa" in un luogo del cuore, rilassarsi e rigenerarsi per ritrovarsi un po'. Vi è mai successo, prima ancora di tornare dalle vacanze, di lasciar vagare la mente tra i tanti impegni che vi avrebbero atteso al rientro a casa rendendovi conto di non aver mai davvero “staccato la spina”? Forse quello che fa per voi è un retreat, un soggiorno in cui si impara a focalizzarsi su sé stessi per recuperare davvero le energie, svolgendo delle attività che hanno come obiettivo ritrovare il proprio equilibrio al di là della nostra frenetica vita quotidiana.