Queste creature dispettose compaiono il giorno di Natale per ritornare nel sottosuolo all'Epifania grazie alla benedizione delle acque e successivamente delle case con l'acqua santa.
Il loro aspetto varia di paese in paese. A volte sono enormi, altre volte minuscoli. Secondo alcuni hanno sembianze umane, per altri hanno caratteristiche animali (pelliccia, orecchie da capra o asino, braccia da scimmia). Sono solitamente maschi e con organi sessuali ben evidenti, hanno un odore sgradevole e temono il sole, il fuoco, l'acqua santa. Escono a fare malanni durante la notte, sbiascicano e balbettano, si nutrono di creature viscide come vermi, lumache e rane.
Escono dai loro nascondigli protetti dall'oscurità ed entrano nelle case attraverso le finestre, i camini, i buchi delle serrature e le crepe che trovano, nei muri e intorno alle porte. Ci sono tuttavia dei modi per proteggersi come ad esempio lasciare uno scolapasta sulla soglia di casa: se un Kallikantzaros si avvicinasse per le sue malefatte, deciderebbe invece di sedersi e contare i buchi fino al sorgere del sole, quando sarebbe costretto a nascondersi. Inoltre i Kallikantzaroi non possono contare oltre il 2 perché il 3 è un numero sacro e pronunciandolo morirebbero. Un'altra forma di protezione è segnare la porta di casa con una croce nera alla vigilia di Natale. Per impedire ai Kallikantzaroi di scendere dal camino si usa bruciare un ceppo grande abbastanza da ardere 12 notti, fino al l'Epifania e al loro ritorno nel sottosuolo.
Cosa fanno i Kallikantzaroi quando non si dedicano ai dispetti nelle case? Qualcosa di ben peggiore! Si nascondono nel sottosuolo e segano l'albero del mondo affinché crolli insieme alla Terra.
In alcune aree dell'Europa orientale i 12 giorni di Natale sono "giorni non battezzati" e il periodo dell'anno in cui si pensa che le forze demoniache (come i kallikantzaroi) siano al massimo della loro potenza. Per essere certi che i bambini nati in questo periodo non fossero demoni, un tempo si usavano avvicinare i piedi dei bebè a una fiamma accesa per rivelare eventuali artigli oppure si mettevano i più piccoli in un forno spento, davanti a cui si accendeva una fiamma. Avrà funzionato? Chiunque abbia un figlio di almeno 2 anni ha dei legittimi dubbi in proposito.