Lo sappiamo bene e (anche) per questo la amiamo tanto: la Grecia è un luogo benedetto dal mare. La sua cultura e le sue tradizioni sono tenute insieme dall'acqua. È un paese di marinai innamorati dell'azzurro infinito ma anche di uomini e donne ben consapevoli di quanto dolore possa portare la rabbia delle onde.
Fino a qualche decennio fa, quasi tutte le famiglie avevano padri o figli per mare. Ogni giorno dell'anno, quello di Natale non era diverso.
I bambini costruivano per sé giocattoli che rappresentavano ciò che conoscevano meglio ed amavano di più, ma anche ciò a cui pensavano spesso, come le barche ispirate dai lunghi viaggi dei propri cari e dalla nostalgia di rivederli.
La vigilia di Natale poi i più piccoli giravano di porta in porta per cantare canti natalizi (κάλαντα), tenendo tra le mani una barca fatta a mano.
Le barchette rappresentavano anche un ben tornato ai marinai e un voto a San Nicola, che si festeggia proprio oggi 6 dicembre, affinché proteggesse le persone care in balia delle onde selvagge.
Data la centralità delle barche nella vita quotidiana, soprattutto sulle isole, non sorprende la presenza di piccole barche (καραβάκια) decorate e illuminate nelle case e nelle piazze per Natale. Questa tradizione dura ancora oggi, nonostante la diffusione del più internazionale albero di Natale. La barca solitamente viene decorata il 6 dicembre, giorno in cui si celebra San Nicola protettore dei marinai e collocata vicino ad una porta, con la prua diretta all'interno della casa a simboleggiare il ritorno del marinaio sano e salvo dalla sua famiglia.
La nave decorata evoca in senso più ampio anche il viaggio dell'uomo. Ci auguriamo quindi che le barche decorate quest'anno diano una nuova direzione al nostro cammino, conducendoci in acque più tranquille. Buone feste!