Cosa vedere a Cefalonia? In questo articolo vi consiglieremo un itinerario di viaggio da compiere in sole 4 ore nel centro dell’isola! Ideale per una rapida sosta a terra durante una crociera, ma anche per chi non ama guidare e desidera aggiungere al proprio soggiorno un tour senza pensieri in compagnia di una guida locale.
- MONASTERO DI SAN GERASIMO, Valsamata: impossibile visitare Cefalonia e non fare almeno una breve sosta al Monastero di San Gerasimo, nella valle di Omala. Non solo per la bellezza del luogo, indimenticabile per le sue navate dorate e i meravigliosi colori della campagna circostante, ma soprattutto per l’importanza che il santo patrono dell’isola ha per la gente del posto, che lo venera e celebra addirittura due volte all’anno. Non è un caso che i Gerasimos (o Makis) siano tanto numerosi qui e che addirittura a New York i migranti provenienti da Cefalonia abbiano eretto una chiesa in onore del loro protettore! Monaco al Monte Athos e quindi in terra Santa, San Gerasimo trascorse un periodo a Creta e quindi a Zante prima di giungere a Cefalonia. Visse alcuni anni in una grotta vicina a Lassi e si spostò quindi nella Valle di Omala, dove costruì il suo monastero. Nel 1953 il terremoto distrusse l’edificio, che fu riscostruito più grande. Rimangono tuttavia la cripta sotterranea in cui viveva il santo (la tradizione dice che solo i puri di cuore possono attraversare la stretta apertura che porta alla grotta, indipendentemente dalle dimensioni corporee) e i platani che si dice siano stati piantati da Agio Gerasimo, considerati miracolosi. La leggenda vuole che ogni albero abbia 5 grossi rami protratti verso il cielo, a simboleggiare l’ascetismo di San Gerasimo. Si dice che il santo sia apparso in numerose occasioni durante le operazioni di salvataggio post-sismiche per far forza agli isolani e che ancora oggi guarisca i malati, in particolare chi ha patologie mentali, che accorrono al monastero per partecipare alle processioni in onore del patrono.
- LAGO DI MELISSANI, Karavomylos: scoperto nel 1951, il lago sotterraneo di Melissani si è rivelato in tutta la sua bellezza solo nel 1953, quando il terremoto ha fatto crollare la volta che sovrastava la grotta permettendo alla luce di entrare e mostrare i colori incredibili dell’acqua sottostante. L’acqua ha una temperatura di circa 10 °C ed è profonda fino a 40 metri, la grotta è alta circa 36 metri. Il lago è protagonista di un interessante fenomeno geologico: nel bacino confluiscono sia l’acqua dolce di una fonte locale sia l’acqua marina che attraversa tutta l’isola (dai Kathavotres di Argostoli fino a Karavomylos) per arrivare fino a lì, rendendo l’acqua salmastra. Si crede che la grotta fosse dedicata al culto del dio Pan e che il nome della grotta derivi da una ninfa, Melissani, che si suicidò nel lago proprio perché respinta dalla divinità.
- GROTTE DI DROGARATI, Sami: scoperte circa 300 anni fa grazie ad un terremoto che ne rivelò l’ingresso, le grotte di Drogarati sono aperte al pubblico dal 1963. Note per la loro straordinaria acustica, hanno ospitato numerosi concerti tra cui quello di Maria Callas! La sala più grande, detta Sala dell’Apotheosis, misura circa 900 metri ed è decorata con stalattiti e stalagmiti di vari colori. Gli scienziati stimano le grotte abbiano più di cento milioni di anni. La temperatura all’interno è di circa 18 °C in estate e l’umidità del 90%. Raccomandiamo di non toccare le rocce per non modificarne il colore e impedirne la crescita futura.
- AGIA EFIMIA: situato sulla costa est di Cefalonia, il villaggio di Agia Efimia è diventato negli ultimi anni una delle località turistiche più apprezzate dell’isola. Oltre ad essere il punto di partenza per meravigliose uscite in barca, il villaggio ha tanti piccoli caffè sul mare e piccole baie di ciottoli chiari circondate dagli olivi.
- SPIAGGIA DI MYRTOS, Divarata: inserita di diritto tra le migliori spiagge della Grecia, la spiaggia di Myrtos è spettacolare per le sue ampie dimensioni ed i suoi colori mozzafiato. Acque turchesi, ciottoli bianchi e vegetazione lussureggiante la rendono davvero unica. Si tratta tuttavia di una spiaggia da vivere con prudenza ed attenzione: l’acqua degrada rapidamente e le correnti possono essere molto forti. La presenza di una scogliera alle spalle la rendono inoltre particolarmente calda in estate. Per la sua bellezza, la spiaggia è stata scelta anche per alcune scene del film “Il Mandolino del Capitano Corelli”, che pur non rappresentando fedelmente le vicende della Divisione Acqui ha il merito di aver acceso un importante riflettore sull’isola e sulla sua storia contemporanea.
Pronti per concludere il vostro tour con un’ultima tappa gastronomica? Vi suggeriamo una delle ottime taverne di Divarata per un pranzo tradizionale, oppure la Caffetteria Myrtillo per uno yogurt rinfrescante al miele e tanti altri prodotti locali. A pochi passi si trova anche la bottega di un piccolo artigiano con originali campane colorate e teschi di capra decorati.
