I fratelli Jacob e Bernard Brescani decisero di tentare la fortuna e, armati della loro armatura, si recarono alla chiesa di Agios Nicholaos. Uno dei fratelli con in mano un grosso coltello entrò nella bocca del drago, mentre l'altro colpì ripetutamente la bestia con un'ascia. Quando il drago fu ucciso, molte persone si radunarono in chiesa ringraziando Dio per la loro liberazione. Fuori dalla chiesa fu acceso un grande fuoco e il drago fu bruciato. Secondo il documento, il drago era alato ed il suo corpo più grande di due buoi messi insieme, la sua lunghezza superiore a sette passi. I fratelli Brescani furono ricompensati dal Governatore con quasi tutto il versante occidentale dell'Ainos ma morirono poco dopo per le ferite riportate durante il combattimento.
Il racconto del drago del Monte Ainos e degli eroici cavalieri che lo sconfissero ha, come tutte le leggende, diverse varianti. Anche il nome dei protagonisti cambia: alcuni documenti del XVI secolo attestano che un'ampia porzione del bosco fu donata a Francesco Loukissa per i servizi resi dalla sua famiglia al governo veneziano, lasciando pensare che il lascito fosse proprio il pagamento per l'uccisione del drago. Nikos Tzouganatos, ricercatore storico e filologo, ipotizza invece che la famiglia Loukissas avesse ereditato il feudo Brescani e che successivamente il popolo abbia associato il nome Loukissa all'uccisione del drago. Niki Efthymiatou Katsouni offre una diversa chiave di lettura: i due fratelli che uccisero il drago potrebbero essere stati originari di Brescia, in Italia, e quindi "Brescani" potrebbe non essere stato il loro cognome bensì un riferimento al loro luogo di origine. Ritiene anche possibile che non fossero affatto fratelli, ma piuttosto membri di una confraternita bresciana. Ciò spiegherebbe l'assenza del cognome Brescani da Cefalonia.
Qualunque siano la versione più accreditata della leggenda ed il fatto storico che ha portato alla sua nascita, non sembra poi così difficile credere che in un luogo suggestivo come il parco naturale del Monte Ainos possa aver vissuto un drago. Provate a passeggiare tra gli alti pini neri in una giornata come quella di oggi, con pioggia sottile e nebbia: l’atmosfera è talmente magica che tutto sembra davvero possibile!
Fonte: http://www.ionion.com/english/kefalonia/nature/ainos/index.htm
foto: Beldi