Il glorioso passato miceneo di Cefalonia è testimoniato da 3 cimiteri ancora oggi visitabili. Mentre il cimitero di Lakithra ha dimensioni ridotte, quello di Mazarakata occupa una superficie più vasta. Collocato sulla strada tra Argostoli e Pessada (potete raggiungerlo seguendo questo link su Google Maps: https://goo.gl/maps/9FqN3r8wgrhS31p4A), fu portato alla luce quando De Bosset, governatore inglese dell'isola tra il 1810 ed il 1814 ordinò di reperire in quest'area il materiale necessario alla costruzione di una nuova strada. De Bosset, che era di origine svizzera, guidò gli scavi nella loro fase iniziale e fece trasferire una parte dei reperti in un museo svizzero. Le operazioni ripresero circa un secolo dopo e proseguirono nel 1951 a cura di archeologi dell’isola. A Mazarakata sono state scoperte 17 tombe a camera con dentro moltissimi vasi e diversi manufatti. Le tombe sono scavate nella roccia e sono costituite da un corridoio, un ingresso e una camera. Le dimensioni delle camere sono diverse: quelle più piccole (1,40 m x 1,90 m) ospitano poche sepolture, quelle più grandi (5,50 m × 4,80 m) un maggior numero di tumuli. Il sito di Mazarakata è il più grande cimitero miceneo dell'isola e uno dei siti archeologici più importanti delle Ionie. A Tzannata, vicino Poros, si trova l'unica tomba a volta (tholos) dell'isola. si tratta della più grande tomba a volta finora trovata nelle Isole Ionie e nella Grecia nordoccidentale. La camera ha un diametro di 6,80 m e le pareti si ergono ad un'altezza di 3,95 m. La cupola della tomba è crollata probabilmente durante il periodo veneziano e la tomba rimase è rimasta sepolta sotto la collina fino alla sua recente scoperta, nel 1991. Sebbene saccheggiata nell'antichità, alla sua scoperta la tomba conteneva ancora reperti preziosi come vasi di argilla, gioielli d'oro, sigilli, una minuscola ascia d'oro, due coccarde d'oro, una placca d'oro con dei rilievi. Le dimensioni della tomba e la sua ubicazione lasciano supporre l'esistenza di un grande centro miceneo nella zona. Un’ipotesi molto importante per la ricerca della capitale del leggendario regno di Itaca da parte del re Ulisse, descritta in modo così vivido nei poemi epici di Omero.