Tra gli autori più noti conquistati dalla personalità unica dell'isola abbiamo scelto Lord Byron, Andreas Laskaratos, Nikos Kavvadias e Louis De Bernières per creare un tour letterario dell'isola. Il nostro obiettivo non è creare un ritratto esaustivo della Cefalonia letteraria ma proporre alcuni spunti che speriamo incoraggino i viaggiatori a scoprire anche i lati meno conosciuti di questa isola caleidoscopica.
- Se sono un poeta, lo devo all'aria della Grecia. Queste parole di Lord Byron sono incise su una pietra a Lakithra, villaggio poco lontano dall’aeroporto di Cefalonia. Nel 1823 il famoso poeta inglese arrivò per la prima volta sull’isola per sostenere il movimento di liberazione greco e si stabilì nel villaggio di Metaxata per 4 mesi. Ci sono molti luoghi che portano il suo nome ma i tributi più significativi al compositore sono a Metaxata, dove si trovano la sua casa e una statua, e a Lakithra. La leggenda narra che proprio il mare blu ed il cielo limpido che si possono ammirare da Lakithra abbiano ispirato parte della sua grande poesia.
- Andreas Laskaratos nacque a Lixouri nel 1811, quando l'isola era sotto il dominio britannico. Grazie alle sue origini aristocratiche e alla sua famiglia facoltosa Laskaratos ebbe la possibilità di studiare legge all'estero ma lavorò come avvocato solo per pochi anni. È famoso per le sue caricature satiriche e le sue parodie, così intense da portare a una sua scomunica da parte della chiesa locale. La sua casa di campagna si trova vicino a Ritsata, nella penisola del Paliki. La casa fu distrutta dal terremoto del 1867 ed i ruderi che oggi si possono vedere sono i resti di una struttura, più piccola e posteriore a quella iniziale. La statua in bronzo di Laskaratos si trova sulla spiaggia di Lixouri e rappresenta un simbolo della città. Il fatto che il suo volto guardi a Lixouri mentre la schiena è rivolta ad Argostoli simboleggia la passata rivalità tra le due maggiori città dell'isola.
- Nikos Kavvadias nacque in Manciuria da genitori greci e tornò a Cefalonia da bambino. Era un marinaio e le sue avventure in mari esotici lo ispirarono nella creazione di potenti testi dedicati alla fuga dell'uomo comune dai confini della realtà. La sua statua è vicino al molo di Argostoli, rivolta verso il blu più profondo per celebrare il legame di Kavvadias con il mare e la sua visione aperta sul mondo. Una seconda statua del poeta si trova nel villaggio di Sami.
- Che dire di Louis De Bernières e del suo successo mondiale, il mandolino del capitano Corelli? Il romanzo occupa sicuramente un ruolo di primo piano tra le opere letterarie dedicate a Cefalonia. Pur scivolando in inesattezze storiche e stereotipi, rievoca un periodo storico cruciale i cui ricordi sono ancora fortemente impressi nella memoria della gente del posto. Grazie alla sua popolarità, Il Mandolino del Capitano Corelli ha sicuramente apportato un contributo essenziale allo sviluppo del turismo sull'isola e di conseguenza ha spinto l'economia dell'intera Cefalonia. Se tutta l'isola ricorda la storia d'amore di Antonio e Pelagia, ancora più numerosi sono i luoghi che testimoniano la tragica vicenda della Divisione Acqui e il rapporto affettuoso tra l'esercito italiano e il popolo di Cefalonia. Molti documenti, agende personali, lettere e rapporti ufficiali sono dedicati a questo argomento e anche se non possono essere elencati tra le opere letterarie dedicate o ispirate a Cefalonia, sono certamente prove interessanti di un periodo che è permanentemente inciso nella memoria collettiva sia dei Cefaloniti sia degli Italiani.