L'usanza, diffusa in tutte le Isole Ionie ma particolarmente sentita a Corfù, sembra avere le sue radici nel periodo dell'occupazione veneziana. L'usanza veneta di rompere le vecchie brocche a Capodanno per chiudere il vecchio anno e far partire quello nuovo senza fardello potrebbe infatti essere stata adottata dalla gente del posto e trasferita alle celebrazioni pasquali.
In un interessante articolo pubblicato su portoni.gr, Gerasimos Sot. Galanos fa notare che il rumore dei vasi in frantumi, così come la produzione di suoni forti durante le celebrazioni religiose, ha anche lo scopo di rappresentare il terremoto che aprì il Santo Sepolcro segnando la vittoria della vita sulla morte. La terracotta di cui i vasi sono fatti potrebbe ricordare che, secondo la Bibbia, Dio creò l'uomo proprio con la terra. La rottura del vaso in terra evoca quindi la liberazione dello spirito dal corpo. Galanos suggerisce inoltre che la tradizione di rompere i vasi potrebbe avere radici ben più antiche. Già nel periodo minoico a Creta si usava rompere dei vasi alla vigilia di un matrimonio, tradizione che ancora oggi si ritrova nella rottura di piatti e bicchieri. Anche nel medioevo era consuetudine rompere i vasi per scacciare il male; le erbe medicinali all'epoca era conservate in giare e, alla guarigione di qualcuno, l'atto di rompere i vasi rappresentava un atto di festa per la vittoria sul male. L'ipotesi di un'origine pagana del rito di rottura dei vasi è supportata anche dal fatto che in primavera nuovi vasi sono necessari per raccogliere e conservare foglie e frutta. Le rottura di vasellame di terracotta potrebbe infine avere le sue radici in un rito funerario antico, conservato anche in epoca bizantina. Quando il corpo di un defunto lascia la sua casa, un piatto viene rotto fuori dalla porta per impedire, tramite il rumore prodotto, al male di entrare in questa fase di passaggio tra mondo dei vivi e mondo dei morti. A Cefalonia l'usanza di rompere i vasi è stata celebrata regolarmente fino all'inizio del 18 secolo per poi perdersi. È tornata in auge negli ultimi anni, così come nelle altre Isole ionie, anche come proposta di intrattenimento per i turisti. Nel villaggio di Monopolata la rottura dei vasi avviene nella chiesa di Agia Paraskevi subito dopo l'annuncio da parte del pope che Cristo è risorto, accompagnata da canti e celebrazioni di festa. Un evento vissuto nel rispetto della tradizione ortodossa e una cerimonia interessante per chi visita l'isola in questo momento speciale dell'anno.
Fonti: portoni.gr, kefaloniapress.gr, ekefalonia.gr, proini.news