Una volta arrivati nel Paliki, risulta chiaro che si è arrivati in un pezzo di Ionio a sé stante e con un'orgogliosa identità propria. Pur essendo attaccato al resto dell'isola, il Paliki ha infatti un aspetto così unico e diversificato da meritare ben più di una giornata di visita durante le vostre vacanze. Dalle terre basse e paludose del Livadi, un paradiso per gli amanti del birdwatching ed un sito storico di grande rilevanza, si raggiungono rapidamente le famose spiagge rosse circondate da pareti di argilla tipiche del sud della penisola. Lasciandosi alle spalle i contrasti di colori di Xi, Megas Lakkos e Vatsa e risalendo la parte più esterna della penisola si possono ammirare scogliere con incantevoli scorci paesaggistici (ad esempio dal faro Gero Gobos, particolarmente suggestivo al tramonto) per lasciarsi infine sorprendere da spiagge raggiungibili solo via mare come Fteri ed Amidi, con acque turchesi e ciottoli bianchi protetti da una lussureggiante montagna verde tutta intorno. Nel nord del Paliki si trovano anche altre spiagge popolarissime come Petani, famosa per i suoi magici tramonti e le onde spesso vivaci, e Platia Ammos, oggi inaccessibile via strada a causa dei crolli causati dai terremoti sull'isola ed infine il il delizioso villaggio di Atheras con la sua baia di sabbia grigia ideale per i bambini e gli amanti dello snorkeling.
Che il Paliki sia una regione quasi autonoma all’interno dell’isola è testimoniato anche dalla storica rivalità tra Lixouri e Argostoli. La scelta dei Veneziani di eligere Argostoli a capitale dell'isola suscitò nei cittadini di Lixouri una profonda indignazione. Se Argostoli era un insediamento appena nato e meno popoloso, Lixouri ed in generale la penisola di Paliki avevano una lunga storia e godevano di un’economia e di una cultura molto più rilevanti. I veneziani ritennero tuttavia che la sua posizione fosse troppo periferica per rappresentare il centro amministrativo dell’isola e che il porto di Argostoli potesse inoltre rappresentare un approdo più sicuro alle navi in transito. Gli scontri tra le due città rimasero accesi per molti anni ma con il tempo le rivendicazioni di autonomia di Lixouri vennero domate fino a ridurre gli scontri ad una sottile antipatia tra le due città, ancor oggi impegnate a contendersi il primato di chi abbia la più prestigiosa tradizione musicale o il carnevale più bello. Lixouri conserva tesori culturali e monumenti che preservano la storia della città e dell'intera isola, come ad esempio la Biblioteca Iakovatios. La collezione ospitata nella biblioteca contiene circa 20.000 libri, molti dei quali risalgono al XVI secolo.
Poco attrezzata e un po' periferica, ma un luogo di pace e silenzio bello da togliere il fiato. La penisola del Paliki è la zona meno turistica dell'isola e la più incontaminata, un paradiso naturalistico per chi cerca una vacanza dai ritmi lenti, pace, autenticità specialmente alla fine dell’estate.